I Malakan; persone che odorano di latte!

 

  





Carissimi viaggiatori,
a voi che amate viaggiare e a voi che dite: “qualcuno viaggia e io leggo quello che scrive”.
Ho un articolo molto interessante da proporvi e penso che forse non abbiate mai sentito parlare del nome Malakan.
I Malakani si opposero alla pressione e alla crudeltà della Chiesa, sorte dopo l’adozione del cristianesimo da parte della Russia zarista. Questa comunità difese la dottrina del Malakanesimo, fondata sulle caratteristiche pure dei primi cristiani e contrapposta agli insegnamenti della Chiesa ufficiale.
Il Malakanesimo è un sistema di credenze che regola la vita sociale dei Malakani ed è basato sull’Antico Testamento e sulla Bibbia. Il termine Malakan non indica una razza, ma il nome generale di un movimento di opposizione religiosa.
Malakan, derivato dalla parola russa moloko (latte), significa “bere latte” o “interrompere il digiuno”. In un rapporto preparato dall’amministrazione ecclesiastica nel 1765, il nome Malakan venne menzionato per la prima volta nelle fonti ufficiali. Il termine, inizialmente usato per deridere questa comunità, fu col tempo adottato anche da altri popoli.
Questa comunità di origine slava resistette a tutte le pressioni ecclesiastiche e, di conseguenza, fu esiliata.
Con il tempo, questi esili divennero una vera politica di Stato: l’Impero russo inviava le comunità ritenute indesiderate nelle regioni più remote del Paese, causando così la morte di molti di loro.
I Malakani, insieme ad altri gruppi esiliati, furono mandati nella Siberia orientale e poi trasferiti ai confini del Caucaso meridionale. I primi immigrati malakani a Kars arrivarono proprio dal Caucaso meridionale nell’autunno del 1878. Al loro arrivo giunsero anche russi Dukhobor, Priguni, Subbornik, oltre a Greci e Armeni.
Quando Kars tornò a far parte dei confini turchi il 30 ottobre 1920, iniziarono nuovi problemi per i Malakani. Inoltre, la loro presenza divenne un tema rilevante nelle relazioni turco-sovietiche.
Poiché vivevano in territorio turco, si voleva che questa comunità svolgesse il servizio militare secondo la legge locale. Tuttavia, per motivi religiosi, i Malakani — contrari alla guerra e alla violenza — non volevano prestare servizio militare e si opposero apertamente. La decisione dell’arruolamento obbligatorio provocò grande turbamento nella comunità.
Così ebbe inizio la migrazione dei Malakani dall’Anatolia.
Nel 1926 fu offerta loro della terra in Russia, nelle aride steppe di Salski, nella regione di Rostov. Il 90% dei Malakani che vivevano in Anatolia accettò di tornare. Coloro che rimasero a Kars fondarono diversi villaggi nella regione oppure si stabilirono nei villaggi turchi lasciati dagli emigrati. I villaggi malakani avevano una struttura architettonica particolare.
Questi villaggi, fondati sulle ampie pianure e nelle zone umide, erano costituiti da case allineate su entrambi i lati della strada. Le ricerche condotte nella regione hanno individuato villaggi come İncesu, Çamçavuş, Meliköy, Çakmak e Yolboyu come i migliori esempi dell’architettura malakana. Inoltre, è stato osservato che tra i villaggi fondati successivamente vi erano notevoli differenze architettoniche.
Grazie ai metodi agricoli che introdussero, i Malakani diedero un contributo significativo allo sviluppo agricolo della regione. Furono i primi a coltivare molte varietà di frutta e verdura che all’epoca non esistevano a Kars.
L’allevamento del bestiame e la produzione di mangimi divennero estremamente importanti grazie agli ampi pascoli e agli altipiani ricchi di vegetazione. In questo periodo iniziò anche l’allevamento delle razze bovine più adatte alle condizioni locali.
Il formaggio Gravyer (Gruviera/Groviera), che viene tuttora prodotto a Kars ed è considerato uno dei formaggi più pregiati al mondo, fu introdotto dagli Estoni. Un altro formaggio caratteristico è il Kaşar.
Accanto a questi, esiste anche un tipo di formaggio bianco chiamato localmente “formaggio Çakmak”. I Malakani e le altre comunità non solo portarono queste tecniche casearie nella regione, ma svilupparono anche metodi per conservarle a lungo.
Grazie a questa ricca tradizione casearia, nel villaggio di Boğatepe — un antico villaggio malakano — è stato istituito il primo museo del formaggio della Turchia.
L’apicoltura, oggi una delle principali fonti di reddito della regione, si diffuse grazie all’introduzione di nuovi metodi di costruzione delle arnie e dei favi. Il miele prodotto qui è considerato tra i migliori al mondo.
Oggi, tranne pochi Malakani rimasti, non esiste più una grande popolazione che attribuisca la stessa importanza al latte e ai prodotti lattiero-caseari…
Grazie ai Malakani, Kars è diventata un centro molto importante, celebre per il suo miele e per i suoi formaggi unici al mondo.

Vi aspetto per assaggiarli insieme.




       La vostra guida Gianni... 


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