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Tutti i siti dell'Unesco della Turchia

                                         
 Anatolia Il piú Grande Museo del Mondo  





   La "Convenzione sul Patrimonio Mondiale  dell'Umanita' "é stata adottata dall'Unesco nella Conferenza Generale tenutasi a Parigi nel 1972. La Lista é un elenco di siti,presenti in ogni parte del mondo,riconosciuti per l'eccezionale valore culturale e naturale.
L'Unesco che ha l'obiettivo di garantire la cooperazione internazionale nella difesa dei valori che costituiscono il patrimonio comune dell'umanita',intende trasmettere e salvaguardare questi siti nati nelle varie epoche storiche perché siano conosciuti e fruiti anche dalle generazioni future.La Turchia ha ratificato la Convenzione Unesco il 23 maggio 1982.

Ci sono 1154 siti del patrimonio dichiarati Patrimonio dell'Umanità nella Lista del Patrimonio Mondiale, di questi, 897 sono culturali, 218 naturali e 39 sono patrimonio misto (naturale e culturale). La Turchia ha 19 siti del patrimonio in questo elenco, 17 dei quali sono culturali e 2 sono  culturali e naturali.

1-ISTANBUL : UNA CAPITALE E DUE CONTINENTI






Le aree storiche di İstanbul, capitale di due grandi imperi, sono state iscritte nella Lista del Patrimonio  Mondiale dell'Unesco nel 1985. Uno dei 19 motivi più importanti per visitare la Turchia, Istanbul non si può descrivere con poche parole, si dovrebbe solo visitare. Ecco perché  sto aspettando qui in Turchia per fare la vostra guida... 

  Esse comprendono;
 Piazza di Sultanahmet, Ippodromo, Santa Sofia, La Moschea di Solimano, La Moschea del quartiere Zeyrek (in precedenza Chiesa di Cristo Pantocratore)
e l'area circostante  e le mura della citta' di İstanbul.

Ogni monumento è una storia diversa... palazzo di Topkapi, L'harem, La cisterna basilica, il museo archeologico, Museo dell'arte Turca....la magnifica vista sul Bosforo che si vede dalla penisola storica... La Pera, il quartiere dei Levantini ancora  oggi, e la Torre di Galata... La Torre della Fanciulla e Uskudar vista dalla Torre di Galata... È possibile solo in questa città al mondo poter osservare il continente asiatico, ovvero l'Anatolia, bevendo caffè turco con il lokum da una caffètteria, nel continente europeo.



2- BURSA ,CUMALIKAZIK E LA NASCITA' DELL'IMPERO




Situate alle pendici del monte Uludağ nella parte nord occidentale della Turchia,la citta' di Bursa e Cumalıkazık ,iscritti nella Lista Unesco nel 2014. 
Bursa fu la prima capitale dell'Impero Ottomano all'inizio del XIV secolo e rappresentano un sistema urbano e rurale in cui visse il sultano e che ebbe un impatto significativo sulla storia.


3- SAFRANBOLU, LA CİTTA' DELLA TRADIZONE




Safranbolu ,una citta' anatolica che porta in vita la storia attraverso le sue moschee, il mercato, i quartieri, le strade e le sue originali case, e' stata iscritta nella lista dell'Unesco nel 1994. E' una delle poche citta' rimaste intatte nella seconda meta' del XIX secolo.Essa si e' sviluppata in conformita' con il mutare delle esigenze nel corso del tempo,ma in assoluta armonia con la natura.


4- ANİ, LA CİTTA' DELLA DEA ANAHIT




                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            




                                                    
  Il sito archeologico di Ani, iscritto nella Lista Unesco nel 2016, si trova nel Nord-Est della Turchia. Ani, la città di Anahit, la dea della fertilità e della guarigione, della saggezza e dell'acqua. Il sole che sorge ogni mattina inizia a illuminare l'Anatolia proprio da qui. Il luogo in cui ci troviamo è anche la terra santa dove vissuto  San Gregorio Lusarovic "Illuminatore".   
Secondo i reperti, Ani, abitata sin dalla preistoria, divenne famosa nel Medioevo come metropoli cristiana. 

Questa citta' medievale combina strutture residenziali,religiose e militari,tipiche di un'urbanistica medievale costruita nei secoli da dinastie prima cristiane e poi musulmane.



5- HATTUSA, GLORIA DEGLI ITTITI




   Hattusa, che fu la capitale dell'impero ittita durante l'antichita', e' stata inserita nella lista del Patrimonio Mondiale nel 1986. Essa, che e' un vero e proprio museo archeologico a cielo aperto, fu fondata intorno al 1600 a.C. e divenne il centro dell'arte dell'architettura dell'epoca. Il tempio di Yazılıkaya, si trova a 2 km. a nord ovest di Hattusa. E' considerato il tempio piu' importante della citta', e' tra i migliori esempi di scultura in pietra dell'epoca ittita.  




6- IL PAESAGGIO CULTURALE DELLA FORTEZZA DI  DIYARBAKIR
       E DEI GIARDINI DI HEVSEL



La fortezza di Diyarbakır ha avuto un importante ruolo come centro di commerci sin dal periodo ellenistico, e poi in epoca romana,sasanide,bizantina,ottomana,fino ad oggi. Il paesaggio culturale iscritto nella lista Unesco nel 2015 comprende le impressionanti mura della citta' lunghe 5800 m con le loro torri, le porte, i contraforti e 63 iscrizoni di epoche diverse,cosi come i Giardini di Hevsel.



7- DİVRİĞİ, LA MOSCHEA DELLE MERAVIGLIE E IL SUO OSPEDALE



  Primi edifici turchi a essere iscritti nella lista dell'unesco nel 1985,la Grande Moschea (Ulu Camii) e l'Ospedale di Divriği furono costruiti nel XIII secolo dallo Scia' Ahmet e da sua moglie Melike Turan della dinastia dei Mengücek.



8- NEMRUT, HIEROTHESION DEL RE ANTIOCO




Il monte Nemrut, con lo hierothesion contenente la tomba del re Antioco di Commagene r diverse statue giganti, e' stato iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco nel 1987.



9- CAPPADOCIA-GÖREME LA NATURA RICAMATA






Il Parco Nazionale di Göreme e la Cappadocia, iscritti nella lista dell'Unesco nel 1985.

Terre di straordinaria bellezza create dal fuoco, dall'acqua e dall'aria...Camini delle Fate, decine di città sotterranee che conservano ancora oggi il loro mistero, i santi più importanti della cristianità, San Basilio di Cesarea, San Gregorio di Nissa e San Gregorio di Nazianzeno... ovvero centinaia delle chiese rupestre con tanti affreschi...
e le mongolfiere che non potete vedere un numero cosi tanto da nessun parte del mondo.








10- ÇATALHÖYÜK, LA VITA NEL NEOLITICO




Iscritto nelle lista Unesco ne 2012,il famoso sito neolitico si trova nell'altopiano dell'Anatolia centrale. Çatalhöyük fornisce un'importante prova della transizione dai villaggi all'agglomerato urbano che si e' mantenuto nella stessa posizione per piu' di 2000 anni.

Per la prima volta in questa città nacque una dea che la chiamarono "Kybele" e divenne la Dea Madre di quasi tutte le civiltà dell'Anatolia. Per la prima volta in questa città gli esseri umani hanno cominciato a dire "questo è mio" ed è iniziato il concetto di "proprietà"... e in questa città sono nati molti altri "primi"...!



11- XANTHOS E LETOON,TERRA Dİ LEGGENDE


 Xanthos, capitale della Licia tra il 700 e il 300 a.C., e' stata il piu' grande centro amministrativo della regione nell'antichita'. Letoon, inserita nela lista Unesco insieme a Xanthos nel 1988,fu invece uno dei centri religiosi piu' importanti dell'antichita. 



12- PAMUKKALE - HIERAPOLIS, STORIA E NATURA

Hierapolis, iscritta nella lista Unesco nel 1988, fu fondata durante l'era Frigia e ha giocato un ruolo importante nella diffusione del cristianesimo in Asia Minore ed e' il luogo dove martirizzato San Filippo, uno dei dodici Apostoli di Gesu'. A Pamukkale, il travertino e' creato da un'acqua termale che deposita il carbonato di calcio in essa contenuto. La meraviglia naturale dei depositi si estende in una cascata che misura 160 m di altezza e 2700 m di lunghezza.

















 13- AFRODISIA, NEL SANTUARIO DELLA DEA APHRODİTE

 Afrodisia e' un'antica citta' della Caria e ,insieme alle cave di marmo che si trovano poco piu' a nord,Afrodisia e' stato iscritto nella lista Unesco,nel luglio 2017. 
Questa antica città è il luogo in cui Ara Güler, uno dei fotografi più importanti del mondo, è scomparso mentre scattava foto in questa regione. Fortunatamente si perse e trovò la città della bellissima dea dell'amore, Afrodite.


















14- EFESO, TRA GRECI E ROMANİ

L'area archeologica di Efeso, situata all'interno di quello che un tempo era l'estuario del fiume Caistro (Küçük Menderes), e' stata iscritta nella lista Unesco nel 2015. Comprende insediamenti ellenistici e romani,che furono costruiti in un ampliarsi continuo della struttura urbanistica.







15- TROIA, SCAVARE NELLA LEGGENDA

L'antica citta' di Troia,nota per la guerra descritta da Omero di Izmir nel suo poema epico Iliade,e' stata iscritta nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco nel 1998.

















        16- PERGAMO, CAPITALE DEGLI ATTALIDI

Pergamo (Bergama) e il suo paesaggio culturale stratificato sono iscritti nella lista Unesco nel 2014.
La citta' sorse nel III secolo a.C. come capitale degli Attalidi.Pergamo situata nella Regione  Egea, cuore del mondo antico, e all'incrocio tra Europa e Medio Oriente, divenne un importante centro culturale,scientifico e politico.








                                                                                                                                                                                                                                                                                                  
                                                          

                                   17-EDİRNE, IL CAPOLAVORO DI SINAN

La Moschea di Selimiye e il suo complesso sociale a Edirne-iscritti nella lista dell' Unesco nel 2011-sono una destinazione obbligata per tutti coloro che, amanti dell'architettura, vogliano scoprire uno dei capolavori del grande architetto Sinan, il Michelangelo ottomano.




                               La Cupola della Moschea di Selimiye di Edirne




18- GÖBEKLİTEPE, PUNTO ZERO DELLA STORIA

L'ultimo sito archeologico iscritta nella lista di Unesco nel 2018.Göbekli Tepe ,si riscrive la storia della umanita' e tante domande ancora aspettano le risposte!
Göbeklitepe il primo tempio del mondo o no!? Se e' il primo tempio, chi era il loro Dio? Da dove sono venuti e dove sono andati?? Prima di acricoltura e prima di aver fontado una citta' come sono organizzati insieme?? Le domande portano altre domande e non finiscono...




                                                            GÖBEKLİTEPE





19 Il TUMULO di ASLANTEPE


Alla 44a riunione del Comitato del patrimonio mondiale dell'UNESCO, ospitata dalla Cina il 26 luglio 2021, è stato deciso di iscrivere il tumulo di Arslantepe, dove è stata fondata la più antica città-stato dell'Anatolia, nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO. Il tumulo di Arslantepe, situato nel distretto di Battalgazi di Malatya, che ha ospitato molte civiltà dagli Ittiti ai Romani e ai Romani d'Oriente , è stato incluso nella Lista Permanente del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.Il tumulo di Arslantepe , dove gli scavi continuano ogni anno, a partire dall'estate e proseguendo fino all'autunno, con la collaborazione del Dipartimento di Archeologia dell'Università degli Studi di Roma e della Direzione del Museo Malatya, serve gli appassionati della storia come un Museo a cielo aperto. Un gran numero di materiali storici e reperti sono stati trovati durante gli scavi effettuati nel 2019 al tumulo di Arslantepe , dove sono state portate alla luce le strutture della "Prima Città-Stato" in Anatolia. Durante gli scavi effettuati dal Comitato di Scavo Italia sono stati rinvenuti pezzi di ceramica, coppe, punte di freccia, perline, strumenti in osso e fusi, pietre di selce, strumenti musicali e lo scheletro di un bambino di 5.700 anni.









Tutti i diritti delle foto appartengono a Bahadır Can.

Centro di Scienze HARRAN

 



Prima di iniziare a scrivere, ho una domanda; Qual è la distanza dalla Terra alla Luna? Qualcuno lo sa???

Coloro che dicono cosa ha a che fare questa domanda con la storia di Harran, per favore leggete attentamente questo articolo...

Continuiamo il nostro viaggio nelle terre più antiche del mondo. Nella pianura di Harran, è come se viaggiassimo nel tempo e ogni luogo che tocchiamo ci porta a diverse culture, credenze, società e alle loro straordinarie opere.

I campi di cotone ed i canali della diga di Atatürk aggiungono una bellezza diversa al nostro viaggio. Finalmente arriviamo ad Harran e subito ci circonda il misticismo di questa terra santa.

Si dice che questo sia il luogo indicato come Hârân nella Torah. Gli storici islamici attribuiscono la fondazione della città a Canaan, uno dei nipoti di Noè, o Aran (Haran), fratello del profeta Abramo.




Le informazioni più accurate sulla storia di Harran si basano sui reperti ottenuti dagli scavi archeologici. Per la prima volta nel nome di Harran, a Kültepe e Mari "Harra-na" o "Ha-ra-na" si incontra nelle tavolette cuneiformi dell'inizio del II millennio aC. Nelle tavolette di Ebla trovate nel nord della Siria, Harran è menzionato come "Ha-ra-na".




Harran si trova all'incrocio di importanti rotte commerciali provenienti dalla Mesopotamia settentrionale e che si collegano a ovest e nord-ovest. A causa di questa caratteristica, Harran era uno degli importanti ritrovi dei mercanti assiri che avevano stretti rapporti commerciali con l'Anatolia. Il commercio dall'Anatolia alla Mesopotamia e dalla Mesopotamia all'Anatolia si è svolto su Harran per migliaia di anni. Ciò ha portato alla formazione di un'accumulazione culturale ricca e radicata qui.



Spiegando che Harran fu bruciato e distrutto dai mongoli nel 1270, il prof. Dott. Mehmet Önal afferma che gli scavi continuano con 100 persone per portare alla luce le rovine qui: “Questo è il primo centro universitario e scientifico al mondo. 

“Con la consapevolezza dell'importanza storica di Harran, continuiamo i nostri scavi archeologici. La moschea Ulu di Harran fu costruita durante il periodo Omayyade.Abbiamo trovato il cortile con la fontana proprio accanto alla Moschea Ulu.La moschea ha 32 servizi igienici in un cortile con fontana, il primo in Anatolia.Vediamo anche tende sottili tirate tra questi servizi igienici."




A quel tempo, le persone nel bagno non si vedevano, quindi la privacy delle persone era protetta.Invece a Roma, mentre le persone usavano le loro 'Latrina', si sedevano l'una accanto all'altra e si vedevano per soddisfare le loro esigenze di toilette.

Sempre in quel momento, costruirono anche piccoli posti per il sapone per lavarsi le mani nei bagni della moschea.

Sì,noi Turchi diciamo sempre che la pulizia viene dalla fede...!!




Quando entriamo nelle mura, ci accoglie un paesaggio molto diverso.Alcune delle mura della città, lunghe circa 1,5 km per 4,5 km, sono ancora visibili oggi.                                

Davvero affascinanti le case a forma conica, che i locali chiamano "Case delle formiche".Non è molto chiaro se visto dall'esterno, ma quando si entra all'interno, si vede, passando da una stanza all'altra, che queste strutture coniche sono collegate tra loro. La cosa interessante è che ci sono case simili a queste ad Alberobello, in Italia, che dista migliaia di chilometri da Harran.

Dopo aver visitato queste case, dovresti assaggiare "Mırra", un caffè locale.

Non ci sono molti cammelli in Turchia, ma i nostri ospiti italiani, soprattutto quelli che visitano l'ovest del nostro Paese, continuano a chiederci dove sono i cammelli.Anche i turisti nazionali e stranieri che visitano Harran sperimentano la felicità di vedere i cammelli!!!




Dopo le case, passiamo al Tumulo di Harran.

Situato nel centro della città, a 22 m. l'altezza del tumulo si sviluppa su un'area molto ampia. Durante gli scavi effettuati nel tumulo dal 2003 sotto la presidenza dell'archeologo Dr. Nurettin Yardimci, sono stati portati alla luce reperti appartenenti a varie epoche.

Durante gli scavi nel tumulo sono stati trovati i reperti del periodo della cultura di Halaf datati al VII millennio aC.    A parte delle figurine e teste di figurine dell'età del bronzo antico e sigilli cilindrici dal 1950 a.C. al periodo assiro antico, anche sono state rinvenute tavolette cuneiformi in terracotta e iscrizioni votive, risalenti al VI secolo.Queste tavolette ci hanno fornito molte informazioni sul re Nabuna e sul tempio di Sin.

Il tumulo e i suoi dintorni fin dalla preistoria, hanno ospitato importanti civiltà come Halaf, Ubeyd, Uruk, Età del Bronzo, Ittita, Hurri, Mitanni, Assira, Babilonese, Ellenistica, Romana, Bizantina, Omayyadi, Abbasidi, Fatimidi, Zengidi, Ayyubidi e Selgiuchidi .







Scendiamo verso i resti della moschea di Firdevs, che si può vedere anche dal tumulo di Harran. Fu costruito dal sovrano Omayyade, Marwan II, tra il 744 e il 750. In alcune fonti viene anche chiamata Cami-el Firdevs, cioè Moschea del Paradiso o Moschea del Venerdì. La moschea, costruita da Marwan II, fu successivamente riparata in vari periodi. La Grande Moschea si estende su una superficie di 104x107 mq, le scale in legno del minareto, scomparse nel tempo, sono state ricostruite con 105 gradini nel rispetto dell'originale.

Durante gli scavi, si pensa che il tempio Sin del periodo babilonese fosse situato nel luogo dove oggi si trova la moschea, in seguito e un nuovo tempio fu costruito in un altro luogo.

 Gli scavi effettuati negli ultimi anni, la Moschea di Firdevs ei suoi dintorni sono stati ripuliti e sono state trovate monete di epoca islamica, oltre a ceramiche invetriate e dipinte di altissima qualità. In quasi tutte le case si è incontrata  un'architettura ordinata e magnifica con pozzi d'acqua, sistemi fognari, servizi igienici con gradini e copertine, bagni, mulini e depositi di grano.

Finalmente siamo davanti al Tempio di Sin che ha un posto importante nella storia della regione e ha templi a Soğmatar e Harran !!




Mi sembra di sentire la vostra domanda;dov'è il tempio? 

 Sì, l'edificio che stiamo guardando in questo momento è in realtà un Caravanserraglio selgiuchide. Tempio di Sin  è sotto questo caravanserraglio. Negli anni passati abbiamo potuto entrare in questa struttura e vedere alcuni dei resti di questo tempio, ma purtroppo, a causa degli scavi degli ultimi anni, non è possibile entrare.





Poiché il sole, la luna e i pianeti erano considerati sacri, l'astronomia era particolarmente avanzata ad Harran, che era il centro più importante delle religioni politeiste e soprattutto del sabiismo nell'antica Mesopotamia.

Gli Harraniani credevano nella trasmigrazione dell'anima, o che l'anima rimanesse nel mondo stellare dopo aver lasciato il corpo. Secondo loro, ci sono due mondi: a) il mondo dei cieli b) il mondo sotto la sfera lunare.La terra, il cielo, il sole e le stelle non sono stati creati e sono eterni. Il popolo di Harran, che viveva in questa terra conosciuta come la terra dei profeti, non credeva nei profeti.  

I loro profeti erano filosofi e studiosi. Come leggiamo, la religione degli Harraniani, che è una miscela di culture e credenze orientali e occidentali, ha una struttura eclettica.




Nel periodo in cui il cristianesimo iniziò a diffondersi rapidamente nel mondo, la città divenne l'ultimo rifugio delle antiche religioni e della cultura pagana ellenistica.

Per questo motivo, hanno chiamato Harran "Helenopolis". Harran divenne il centro dei greci e di altri oppositori che non volevano accettare la nuova religione. Questi seguaci della religione si chiamavano "Sabii" per evitare di essere uccisi durante il regno del califfo Ma'mun, dopo che le forze islamiche avevano conquistato la regione.




Quando la scuola scientifica e filosofica dell'antico ellenismo ad Alessandria crollò, alcuni dei filosofi che insegnavano qui vennero ad Harran; Conservarono comodamente i loro libri e insegnamenti in questa città dove il Profeta Abramo visse per un po'. Come risultato del livello raggiunto dalla scienza della filosofia ad Harran, una delle tre grandi scuole di filosofia del mondo è diventata la "Scuola di Harran".

Ho fatto una domanda all'inizio del mio articolo, qualcuno si ricorda??

Proviamo a ricordare alcuni famosi maestri che sono vissuti ad Harran.

Ebu Abdullah el Battani "858-929"(in italiano Albategno), studioso di astronomia e matematica, ha svolto studi di astronomia per 42 anni nell'osservatorio da lui fondato ai margini dell'Eufrate. Come risultato delle sue osservazioni, ha calcolato correttamente la distanza dalla Terra alla Luna, le eclissi solari e lunari e la durata delle stagioni. Durante i suoi studi, Battani raggiunse alcune connessioni trigonometriche di base e le utilizzò nei calcoli astronomici. Uno dei risultati più noti di Battani in astronomia è che ha misurato l'anno solare in 365 giorni, 5 ore, 46 minuti e 24 secondi. Le sue opere tradotte in latino furono utili nella realizzazione del Calendario Gregoriano; Scienziati come Copernico e Keplero hanno beneficiato delle sue opere.Le osservazioni di Battani sulle eclissi solari e lunari intorno al anno 900 furono utilizzate dagli scienziati a scopo di confronto fino alla metà del XVIII secolo.




Una delle figure leggendarie della storia della scienza, Jabir ibn Hayyan (721-825) è menzionato anche insieme alla Scuola di Harran. Jâbir, che è considerato l'antenato della chimica islamica e l'inventore dell'atomo, disse che a differenza dei filosofi greci, anche la più piccola parte divisibile della materia può essere scomposta, e che può distruggere, una città come Baghdad, con grande energia. Nelle sue opere ci sono spiegazioni sui metodi per ottenere molte sostanze chimiche e sui modi della loro dissoluzione. Molte parole attualmente utilizzate nelle lingue europee su sostanze chimiche e contenitori sono tratte dalle opere di Jabir.

Con i confini dello stato islamico che si estendono oltre la regione di Hijaz, i musulmani sono entrati in contatto con culture e civiltà diverse; Nel tempo c'è stato uno scambio di culture e di idee. Durante questo scambio culturale, sono aumentate anche le attività di traduzione. Le opere d'oriente e d'occidente furono tradotte e arricchirono il mondo islamico. Libri di molte lingue sono stati tradotti in arabo e questa lingua ha acquisito importanza come lingua della scienza, della cultura e della civiltà nel tempo.

Ad esempio, Sabit bin Kurra (821–901), che si è perfezionato nei campi della filosofia, della medicina, della matematica e dell'astronomia e ha tradotto le opere dei filosofi greci in arabo, occupa un posto eccezionale tra i traduttori. Nato ad Harran, Sabit apparteneva originariamente a una famiglia Sabii. Ha recensito molte traduzioni dal greco prima e durante il suo tempo, e alla Scuola di Harran ha fatto traduzioni in vari rami della scienza dalla filosofia alla geografia.




Katip Çelebi: "Si dice che se non fosse per le traduzioni di Sâbit Bin Kurra, nessuno potrebbe beneficiare dei libri di saggezza". Anche il figlio di Sâbit Bin Kurra, Sinan, ei suoi nipoti Thabit e İbrahim si occuparono di matematica e astronomia e tradussero in arabo i libri degli studiosi greci.

Con la sua ricchezza storica e culturale dal passato al presente, Harran è ancora un luogo di straordinaria bellezza e un sito archeologico  da vedere nel mondo. Sfortunatamente, non c'è molto da vedere ad Harran, che fu distrutta dai comandanti mongoli, che oggi non vengono mai menzionati, ma i nomi di persone che hanno fatto molto in nome della scienza sono ancora indimenticabili.

Mi inchino rispettosamente davanti a tutti gli scienziati che hanno insegnato alla scuola di Harran.

Il nostro viaggio ad Harran finisce qui... restate con la scienza... leggete molto... viaggiate molto con Gianni 

 e arrivederci...



Göbeklitepe